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Gay & Bisex

Tommaso scopre il godimento 5


di Uonder24
31.05.2025    |    15    |    0 8.7
"Diego al centro, Tommaso e Stefano ai lati..."
Temporaneamente sazi e stanchi, i ragazzi si addormentarono completamente nudi. Diego al centro, Tommaso e Stefano ai lati. Era stata una lunga giornata e anche le fatiche notturne presentavano il conto.
Ma non passò più di un’ora che nel bel mezzo del suo sonno, Tommaso riaprì gli occhi a causa di quella che ormai gli era diventata una sensazione familiare: umidità e calore che avvolgevano la sua cappella. Era buio ma dai movimenti e il risucchio capì che si trovava di nuovo di fronte a Diego che gli stava succhiando il cazzo. Tommaso gli mise una mano sulla testa, incoraggiandolo.
Tommaso però voleva un po di luce così spinse via Diego e si spostò alla ricerca della torcia, che accese al minimo della potenza. Illuminò Diego che era sdraiato li in mezzo col cazzo duro e lo sguardo voglioso. Non gli erano bastati quattro carichi di sborra. Tommaso posizionò la torica e poi si fece strada in modo da trovarsi sopra Diego in posizione del 69. Fissò l’erezione di Diego. Sebbene l'idea di succhiare il cazzo di qualcun altro gli fosse nuova, gli sembrava anche naturale doverlo fare, e quindi si ingoiò l'erezione di Diego in bocca. Nel mentre posizionò il suo cazzo proprio sopra la faccia di Diego che lo accolse molto volentieri nella sua gola. Tommaso iniziò istintivamente a scopare la bocca di Diego, all’inizio delicatamente e poi più velocemente. Tommaso poteva sentire il naso di Diego toccare la sua peluria per cui gli stava davvero scopando la gola e d’altronde poteva solo sentire i rumori di soffocamento di Diego che nel frattempo continuava a sbavarsi sul meno nel tentativo di tenere il cazzo di Diego il più possibile in gola. Di tanto in tanto Diego spostava la faccia perche Tommaso lo stava davvero soffocando. In quel momento Tommaso poteva sentire i risucchi e i piccoli colpi di tosse.
Appena Diego riavvicinava la bocca lui ripartiva a fottergliela. Nel frattempo concentrò una parte delle sue energie nel leccare e succhiare il cazzo di Diego che aveva un sapore piuttosto dolce. Bastarono pochi colpi di lingua per far sborrare Diego che era già super eccitato. Tommaso lo masturbò lasciando che la sua sborra gli colasse sulla mano. Poi Tommaso avvertì Diego che stava per venire. Il ragazzo estrasse il cazzo dalla gola ed iniziò a masturbarlo velocissimo finche Tommaso gemette e gli spruzzò un terzo carico di sborra, questa volta tutto sulla faccia. Diego, quasi ormai espertissimo, uso la lingua per titillare la punta del cazzo di Tommaso, cosa che accentuò di molto il suo piacere. Quando l'ultima suzione di Diego pulì la cappella di Tommaso, Diego si sfilò da sotto e si mise a sedere accavallando le gambe. Tommaso poté cosi vedere che il suo mento e le guance erano completamente umidi di bava e sborra. Tommaso quindi prese una bottiglietta d’acqua e i soliti tovaglioli e iniziò a ripulire la faccia di Diego. Compiuta la missione, Diego si sdraiò e cambiò di nuovo posizione, rannicchiandosi contro il corpo di Tommaso mentre entrambi si riaddormentavano.
Il sonno di Tommaso fu profondo e veloce. Non c'era niente di più rilassante di un orgasmo. Non poteva essere passata più di una mezz’ora prima che Tommaso si svegliasse di nuovo. Si guardò intorno e vide che sia Diego che Stefano dormivano ancora. Tommaso aveva bisogno di fare pipì, quindi si districò con cautela dal mucchio creato dagli altri due e aprì lentamente e silenziosamente la cerniera della tenda, uscendo nudo nell'aria notturna. Pensò di entrare in casa per usare il bagno, ma si rese subito conto di essere nudo, quindi decise di fare semplicemente i suoi bisogni su alcune delle piante ai margini del giardino. Mentre faceva pipì in totale libertà, Tommaso ripensò alle nuove esperienze che aveva condiviso negli ultimi giorni. Si sentiva maschio e realizzato ed era fiero della resistenza del suo cazzo.
Si scrollò le ultime gocce di piscio e tornò alla tenda. Appena avvicinatosi alla tenda cominciò a sentire dei sospiri e appena aprì l’ingresso della tenda vide Diego di nuovo all'opera. Era girato sul fianco e stava masturbando il cazzo di Stefano, ora bello sveglio e duro come la roccia, anche lui posizionato sul fianco e con il cazzo che puntava le chiappe di Diego. Il piacere era travolgente. Diego sembrava ignaro che Tommaso fosse rientrato nella tenda fino a che fu lo stesso Tommaso a dire: “dai, ficcaglielo in culo Ste”. Si avvicinò, si leccò le dita e bagnò il culetto di Diego. Stefano, ormai super eccitato, puntò il cazzo e lo infilò dentro la fessa di Diego. Il cazzo di Stefano era più piccolo, quindi la reazione di Diego fu di meno dolare, ma la smorfia iniziale fu comunque ben visibile. Stefano non si trattenne ed iniziò subito a scoparlo con foga mentre Tommaso, in piedi, aveva di nuovo una poderosa erezione. Si sedette proprio di fronte ai due per poter osservare come il cazzo di Stefano apriva quella pesca succosa e bagnata. Il culo di Diego stava addirittura schiumando. Un paio di minuti e Stefano iniziava a spruzzare il suo sperma dentro il culo di Diego. Tommaso nel mentre si masturbava a guardare lo spettacolo e quando fu lì per venire si avvicinò al culo di Diego ancora pieno del cazzo di Stefano e schizzò andando ad imbiancare il cazzo di Ste e l’interno chiappe di Diego. Era la quarta sborrata della serata ed il carico cominciava ad essere inferiore ai precedenti.
Diego buttò indietro la testa, sfinito. Quando Stefano estrasse il cazzo potemmo ammirare il buco di Diego bello aperto, pulsante e che emetteva delle scoregge di aria. Sbrodolava sborra. “Cazzo, sei uno sborratoio, Diego” disse Stefano con ancora la voce ansimante. Si buttarono tutti e tre di nuovo sul materassino dopo una veloce pulizia e questa volta il sonno prese decisamente il sopravvento. Dopo tutta questa attività fisica non sorprende che tutti e tre abbiano dormito profondamente per il resto della notte. Con l'arrivo della luce del mattino, tutti e tre i ragazzi si svegliarono più o meno alla stessa ora, presto, ognuno con il bisogno di fare pipì. Stefano si rivolse verso gli altri: “minchia ragazzi, c’è un odore di cappella e sborra allucinante”. Gli altri ridacchiarono. Sebbene infatti avevano pulito più volte, i vari tovaglioli sporchi di sborra li avevano abbandonati in tenda e per di più il lenzuolino sopra i materassini aveva diverse chiazze giallastre. Stefano guardò prima attraverso il lembo della tenda. Nessuno in casa sembrava ancora sveglio per cui Stefano suggerì di uscire a pisciare in giardino. Tutti e tre si fiondarono di corsa dietro la tenda in una zona protetta da dei cespugli e fecero una bella pisciata in compagnia.
Poi Stefano sussurrò che avrebbero dovuto indossare i pantaloncini corti e entrare silenziosamente in casa per usare il bagno vero e proprio, e portare dentro i tovaglioli da buttare e il lenzuolo da mettere di nascosto in lavatrice. Stefano entrò per primo per portare il lenzuolo e mischiarlo insieme al resto della biancheria e in un paio di minuti era di nuovo dentro la tenda. "La via è libera", disse. "Diego, vai tu." Diego uscì e si affrettò a entrare e gettare i tovaglioli nel water. Dovette tirare più volte lo sciacquone. Una volta tornato Diego, aprirono bene la tenda per arearla. Stefano aveva portato anche uno spruzzino al gusto limone per profumare l’ambiente. Tommaso entrò poi in casa e andò in punta di piedi in bagno e fece i suoi bisogni. All’uscita dal bagno prese con se anche il cambio. Chiaramente tutti gli altri stavano ancora dormendo. Mentre finiva e si dirigeva verso la porta, diede un'occhiata all'orologio e vide che erano passate solo pochi minuti dalle 7 del mattino. Non c'era da stupirsi che tutti stessero ancora dormendo!
Tommaso chiuse delicatamente la porta e si diresse verso la tenda. Mentre entrava, Stefano e Diego erano di nuovo all'opera! Erano nella posizione del 69, e si succhiavano a vicenda. "Voi due siete due cagne", disse Tommaso allegramente. Entrambi guardarono Tommaso, e poi Diego disse: "Togliti quei pantaloncini". Tommy li abbassò rapidamente, con la sua erezione poderosa ed istantanea 45 gradi. Diego si alzò subito in ginocchio e prese Tommy in bocca. "Perché non ci facciamo una sega per iniziare la giornata?", disse Stefano, interrompendolo. "Sembra un'ottima idea", disse Tommaso. Si sedettero in cerchio e iniziarono a masturbarsi. L'unico rumore suono che si sentiva era il rumore frenetico di tre giovani uomini che si smanacciavano l’uccello. Sborrarono tutti e tre quasi contemporaneamente. Tommaso e Stefano scaricarono il loro carico direttamente sulla pancia e sul petto di Diego che nel mentre eiaculò con una potente colata su suo pube. Entrambi i ragazzi spalmarono la sborra sul corpo di Diego, ne raccoglievano un po’ con la mano e poi la facevano leccare al loro “sborratoio”, che tutto contento gustava e ciucciava avidamente le dita degli amici. Si ripulirono per bene, poi sistemarono bene l’interno della tenda e si vestirono. "Che bel modo di iniziare la giornata", disse Diego con un sorrisone. "Che ne dici di fare anche la prossima notte con noi?", chiese Tommaso. Diego annuì con felicità e tutti e tre pregustavano nella loro mente quello che ancora sarebbe potuto succedere.
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